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Champions League: Napoli infinito



Col Villarreal gli azzurri finalmente coronano il sogno cullato per tutto il girone eliminatorio di una storica qualificazione agli ottavi di finale della competizione più prestigiosa in Europa, eguagliando di fatto lo stesso risultato del Napoli di Maradona nella lontana stagione 1990-1991. Una tela, quella della squadra di Mazzarri, iniziata a tessere in quel di Manchester, proseguita poi con gli spagnoli a Fuorigrotta e disfatta bruscamente solo per via dei proci teutonici ma di nuovo ripresa a Napoli con gli inglesi un paio di settimane or sono e terminata ieri al Madrigal.

Quella con gli iberici non è stata tuttavia una partita semplice, come si temeva alla vigilia. Troppo contratto il Napoli nella prima frazione di gara, quasi distratto dalle notizie che arrivavano dall’altro campo dove era impegnato il City, costretto a battere il Bayern per sperare nella qualificazione.

Eppure è proprio il Napoli ad avere la palla gol più nitida del primo tempo quando il colombiano Zuniga, preferito a Dossena sulla fascia, dopo solo 4″ minuti, ben imbeccato da Lavezzi, sugli sviluppi di un calcio di punizione, sbaglia clamorasamente in scivolata a due metri dalla porta calciando la palla debolmente tra le mani del portiere avversario.

Il Villarreal prova subito a rispondere dopo solo un minuto, scheggiando il palo esterno alla sinistra di De Sanctis con un tiro dalla distanza di Ruben con il portiere napoletano proteso in tuffo. Dopo il primo quarto d’ora la partita scema d’intensità, più per demerito del Napoli che, come detto, non riesce ad aggredire alto i giocatori avversari permettendo loro sterili fraseggi a centrocampo. Da segnalare solo il tiro di Hamsik al 40″ che esce fuori di poco.

Nella ripresa, dopo il brivido iniziale su tiro dalla distanza di Perez, che trova preparato l’ottimo De Sanctis, il Napoli con gli stessi undici scesi in campo inizialmente, cambia musica. Pressing a tutto campo, velocità di azione e una maggiore aggressività costringono i padroni di casa a giocare una partita più di rimessa a cui, però, i giocatori spagnoli sembrano non essere avvezzi, con Nilmar, al rientro dopo l’infortunio e il veterano Senna a centrocampo che cala alla distanza.

Evidentemente negli spogliatoi la notizia del vantaggio del City con le riserve del Bayern e la strigliata di Mazzarri, devono aver sortito l’effetto sperato sulla squadra, che fin dai primi minuti del secondo tempo appare più determinata nel cercare la vittoria.

Perfino il tecnico toscano al 53″, nel tentativo forse di spronare ulteriormente i suoi a portarsi in avanti, si lascia andare ad una mossa di judo su un esterrefatto Nilmar, che si apprestava a raccogliere la palla per battere una rimessa laterale e si fa giustamente buttare fuori dal direttore di gara. A quel punto anche la cabala è a favore dei partenopei, sempre usciti poi vittoriosi quando il loro tecnico ha dovuto lasciare anzitempo il rettangolo di gioco.

Al 61″ rocambolesco salvataggio del portiere spagnolo dopo un’azione concitata col solito incontenibile Lavezzi a fare da guastatore. E’ il preludio al gol che arriva al 65″ quando Inler, ben servito da Hamsik, fa partire dalla distanza un bolide a mezz’aria, che l’estremo difensore spagnolo Diego Lopez non può far altro che vederlo entrare nella propria porta senza neppure abbozzare un tentativo d’intervento. E’ l’apoteosi. Tutti corrono ad abbracciare l’ex Udinese alla sua prima rete con la maglia azzurra. E’ festa sugli spalti con le migliaia di supporters azzurri, accorsi come sempre in massa a sostenere i propri beniamini, che si lasciano andare a scene di tripudio generale.

Il Napoli potrebbe raddoppiare due minuti dopo al 67″ con una splendida girata al volo di Lavezzi, da posizione defilata, sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma è bravo Lopez nella circostanza a respingere. Il gol della sicurezza, che di fatto chiude la partita, arriva però al 77″ con Hamsik, bravo a respingere in rete una palla che danzava sulla linea di porta, dopo un altro corner battuto da Lavezz.

Sul finale strepitosa parata d’istinto di De Sanctis su tiro ravvicinato di Gonzalo e molto nervosismo da parte degli spagnoli che davanti al loro pubblico non ci stavano a perdere l’ennesima partita. Al 95″ l’arbitro decreta la fine delle ostilità di una partita vera, in cui fino alla fine il Villarreal ha onorato l’impegno ed è anche  per questo che la vittoria finale aumenta i meriti della squadra di Mazzarri che, pur nel girone più difficile, tra le italiane qualificatesi agli ottavi, è quella che fatto più punti di tutti.

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