ott12

Alessio Cerci, l’ala che manca all’Italia



Portogallo, Olanda, Francia… Sono solo alcune delle Nazionali che fanno delle corsie laterali il loro punto di forza. Ebbene, l’Olanda, come sappiamo, ha raggiunto la finale del mondiale 2010 in Sud Africa, il Portogallo ha Cristiano Ronaldo -giocatore che può benissimo fare squadra da solo, e per molto tempo è stato così-, la Francia ha intenzione di cambiare velocemente pagina dopo la debacle dello scorso anno. Sarà banale e scontato, ma il succo è questo: senza ali non si vola.

Il campionato italiano è iniziato da appena sei giornate (la prima delle quali non disputata per il noto sciopero), ma qualcosa da notare è già emersa: la Juventus sta tornando la vera Vecchia Signora, l’Udinese non è più una provinciale (lo sfortunato preliminare con l’Arsenal lo testimonia) e in generale c’è molto più equilibrio nel torneo rispetto agli scorsi anni. Questo per quel che concerne le squadre.

Fra i giocatori, al di là dei soliti Cavani, Di Natale e delle sorprese (fino a un certo punto) Palacio e Giovinco, quello che più ha acceso il mio interesse è stato Alessio Cerci. Testa calda, carattere intrattabile, non si discute. Ma che talento cristallino, signori. Giocatore più unico che raro in questo campionato, tanto che la sua mancata convocazione da parte di Prandelli ha fatto borbottare i fiorentini.

Quello tra Prandelli e Firenze, si sa, è un rapporto difficile. L’ex viola Osvaldo è stato chiamato per gli infortuni accorsi a Balotelli e Pazzini, altrimenti anche lui avrebbe guardato gli azzurri da casa. Il ct della Nazionale, se vuole volare, dovrà inghiottire un po’ amaro, e cercare di gestire questo giovane classe 1987, che può fare davvero bene in maglia azzurra, così come sta facendo con quella viola.

Altri articoli che non puoi perdere:

  1. Fine del sogno per la Fiorentina
  2. A Cittadella Ulisse c’è, è Omero che manca
  3. Adriano sente nostalgia di casa, gli manca l’Inter ma sogna la Roma
  4. Samp in carrozza, Viola sempre più giù
  5. Prandelli vicino alla Juve
  6. Thiago Motta convocato in Nazionale

Commenti all'articolo (2)

  • di LukeJRenson
    martedì, 18 ottobre, 2011 alle 6:14 pm

    Sul talento di Cerci non si discute, ma bisogna tener presente anche il modulo che Prandelli ha deciso di adottare ed intorno al quale sta costruendo pian piano quell’identità che è mancata alla nazionale negli ultimi anni. Questo modulo purtroppo, per Cerci e le ali in generale, non richiede ali, prediligendo un centrocampo di gran qualità (vedi Pirlo, Aquilani, Montolivo, Marchisio, Thiago Motta) e l’interscambiabilità dei ruoli tra i suoi interpreti. Fin’ora mi sembra che Prandelli stia facendo un ottimo lavoro, e cambiare ora uno schema di gioco sarebbe dannoso al gruppo e all’identità che sta nascendo. Questo non vuol dire che Cerci o altre ali italiane non avranno speranza di convocazione, ma anche se arrivasse, non penso possa avere suo malgrado un ruolo da protagonista.

  • di Lorenzo27
    mercoledì, 19 ottobre, 2011 alle 1:06 am

    Sono d’accordo con te, ma in vista degli Europei io non farei troppo affidamento sul centrocampo. Pirlo non durerà per sempre, Montolivo, per quanto mi riguarda, è sopravvalutato… Una chance a Cerci, per quello che ci sta facendo vedere in queste prime giornate, la darei a prescindere dal modulo.

Lascia un commento

Registrati a Mondosport lasciare commenti, ascrivere articoli e guadagnare da subito con il paid to write con un unico nickname e avatar. Inoltre potrai segnalare notizie, scrivere articoli e mantenere lo storico nella tua pagina personale.

Se sei già registrato effettua il Login

Ricorda i miei dati per la prossima volta
Inviami una e-mail quando ci sono altri commenti