nov10

Da piccolo, per non drogarmi, mi facevano giocare a calcio. Oggi, se vuoi giocare a calcio… devi drogarti?



Le più grandi scoperte come i più loschi intrighi, sono venuti alla luce grazie a delle supposizioni. La supposizione nasce da un dubbio che tutti hanno, ma nessuno osa confermare, allora supponiamo. Un atleta che fa il giocatore di calcio, varia da un età media di 16 anni fino a circa 35, un età giovane, per un uomo. Un periodo in cui il corpo è nella massima espressione di salute, potenza e benessere. Eppure a volte ci sono dei casi strani che lasciano esterefatti i tifosi e gli amanti del calcio in genere.

Come quella finale di calcio, lì in Francia, qualche annetto fa, dove vedemmo un ragazzo, meglio conosciuto con il nome di Ronaldo, messo in campo per volere degli sponsor, tenuto su palesemente con farmaci, di quelli potenti. Oppure, mi viene in mente quel video che fece il giro di web e tv, in cui si vedevano giocatori del Parma di allora, che in un festino d’albergo si facevano pere di un qualche dopante. Ce ne siamo dimenticati vero? Perchè il tempo cancella come il vento e di questi tempi in cui tutto va veloce, ci lasciamo sfuggire somme che possono fare un totale, come diceva Totò.

Poi ci sono i casi di SLA, la cosidetta malattia degli sportivi, appunto perchè tipica di certi ex atleti, sopratutto nel calcio. Personalmente ho vissuto l’esperienza della SLA, seguendo un mio familiare e ancora oggi, posso dire, che non esistono cure per una guarigione definitiva. Avendo studiato per anni la materia, cercando di capirne almeno le cause, ho scoperto che ci possono essere, tra le varie possibilità, due cause: piombature nei denti con mescola al piombo e mercurio. Il metallo, rilasciato gradualmente nell’organismo, per anni, può provocare dei danni neurologici, come appunto la SLA. Oppure un abuso di farmaci ripetuto negl’anni. Le sostanze chimiche assimilate possono danneggiare il sitema nervoso.

Dunque, supponiamo che questi ragazzi li pompano come i cavalli, per mandarli nell’arena in pasto agli sponsor. Supponiamo che gli stessi ragazzi, per soldi e per fama, si sottopongono a cure assurde per potenziarsi. Supponiamo che arrivati a quarant’anni crolla il sistema nervono e sei un vecchio giovane, se non muori.

Fatta la supposizione, il dubbio, seppur amaro, rimane.

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