In vista della delicata trasferta della Juventus in quel di Udine, il neo coach bianconero Luigi Delneri fa il punto della situazione sulla sua squadra, reduce da un non esaltante tabellino di marcia che parla di una sconfitta a Bari, un pareggio contro la Sampdoria per 3 a 3 ed un pareggio con analogo punteggio in casa contro i modesti polacchi del Lech all’esordio nel tabellone a gironi dell’Europa League. Delneri, tutto sommato, ostenta sicurezza : “Quello che ci è capitato è normale e fortunatamente rimediabile, anche se ovviamente stiamo molto meglio se riusciamo a prendere qualche gol in meno”.

“In questo momento la classifica conta poco.” – continua l’allenatore juventino – “L’Udinese ha zero punti ma non è un dato significativo. Contro la Sampdoria ed il Lech abbiamo compiuto errori diversi, nel primo caso errori di reparto, nel secondo dei singoli. Comunque in Europa League, se non avessimo preso gol al 92°, adesso tutti parlerebbero di una grandissima rimonta. Abbiamo fatto anche cose positive, ma è normale che ci si attenda grandi cose da noi quindi i lati positivi vengono visti in secondo piano per via dei risultati. Il nostro è un campionato molto sentito, dove ogni domenica c’è una battaglia e la Juve deve sempre dimostrare di essere la Juve con squadre che contro di noi danno il massimo. Credo che fino ad oggi abbiamo creato tanto ed ottenuto tanto, per cui adesso dobbiamo stare attenti ed essere anche un poco fortunati, sperando che le cose si assestino al più presto. Non so esattamente quanto tempo di vorrà, ma dobbiamo migliorarci nel minor tempo possibile“.

Arrivando nel merito del prossimo incontro, il mister della vecchia signora lo vede come segue : “Domani sarà una partita dura, impegnativa. L’Udinese ha disputato un bel match a Milano contro l’Inter, è una squadra con giocatori di spessore e che sa stare benissimo in campo. A centrocampo giocheranno Marchisio e Melo, in difesa nessuna variazione”. Delneri non ha però voluto svelare tutte le carte, non chiarando chi giocherà in attacco fra il recuperato Amauri, Iaquinta e Quagliarella. In proposito l’allenatore bianconero ha dichiarato che “con 5-6 partite di fila tutti i giocatori della Juventus meritano di giocare, poi se ne faccio giocare due invece di altri non è per una differenza di considerazione nei loro confronti, faccio giocare quelli che in quel momento mi sembrano più affiati; nei prossimi 15 giorni ci saranno molte soluzioni diverse per via dei tanti impegni“.