ago6

Shaquille O’Neal ha firmato per i Boston Celtics

Foto Shaquille O'Neal ha firmato per i Boston Celtics

La notizia era nell’aria da alcuni giorni ma nella notte italiana, ovvero nel pomeriggio americano, è stata ufficializzata la firma di Shaquille O’Neal per i Boston Celtics.

Al di là delle dichiarazioni di rito della dirigenza dei Celtics e del giocatore quale impatto potrà avere Shaq?

Molti ricordano ancora il giocatore dominante che schiacciava in testa a tutti gli avversari con una forza tale che a volte ha distrutto il malcapitato canestro ma oggi che giocatore è Shaquille O’Neal?

In realtà se andiamo a rivedere l’ultimo decennio della sua carriera possiamo notare che già ai tempi dei Lakers il suo rendimento aveva cominciato a calare, proprio come la sua capacità di tenere il suo peso sotto controllo, nel contempo era cominciata la sua tendenza agli infortuni: in genere nulla di grave ma è stato uno stillicidio che gli ha fatto perdere 20-30 partite più o meno ogni stagione.

In occasione dell’ultimo titolo vinto nel 2002 con i Lakers si era già notato che nei playoff aveva concentrato le forze in alcune partite: nella serie finale per sua fortuna i New Jersey Nets non erano in grado di impensierire i Lakers per cui non aveva dovuto faticare più di tanto ma nella finale persa nel 2004, anche a causa dei problemi fisici del “Postino” Karl Malone, aveva subito parecchio i due Wallace di Detroit.

Nonostante fosse già cominciata la sua parabola discendente nel 2004 Shaq aveva chiesto ai Lakers un’estensione del suo contratto per altri quattro anni ad un totale di un bel centinaio di milioni di dollari ma a quel punto il proprietario dei Lakers gli aveva risposto picche. Guarda caso in quel momento Shaq aveva cominciato a tirare fuori tutti i presunti problemi con Kobe Bryant e aveva chiesto di essere ceduto, cosa che successe portando il giocatore alla corte di Pat Riley ai Miami Heat.

A Miami Shaq arrivò con molte ambizioni ed effettivamente vinse un altro titolo NBA ma se andiamo a rivedere quella finale possiamo notare come fosse stata quasi persa quando, sotto di 2-0 nella serie e sotto nel punteggio in gara 3, Dwyane Wade decise che non voleva proprio lasciare il titolo ai Mavericks e quasi da solo rivoltò totalmente la partita cambiando l’inerzia della serie. Alla fine, fu proprio Wade a ricevere il titolo di MVP della serie finale. Certo, Shaq non stette a guardare ma chiaramente il leader riconosciuto della squadra era Dwyane Wade.

Sarà un caso ma l’idillio tra Shaq e Wade cominciò ad incrinarsi ai primi problemi e nella stagione 2007-2008 l’ex Lakers finì per tornare a ovest, questa volta ai Phoenix Suns, dove però la sua stella non fu proprio brillante. In realtà Shaq si trovò nel mezzo di una sorta di conflitto filosofico tra l’allenatore Mike D’Antoni, fautore di un divertentissimo basket basato sulla velocità di gioco che aveva Steve Nash come “profeta”, e la dirigenza, che si era convinta che per arrivare al titolo era necessario un basket più classico e aveva acquisito Shaquille O’Neal per dare maggior peso al reparto lunghi.

È chiaro che trapiantare un giocatore molto grosso che per di più stava calando dal punto di vista atletico in una squadra che basava il suo gioco sull’atletismo era un azzardo e l’esperimento finì male.

Come tutti ricordano la scorsa stagione Shaq venne preso dai Cleveland Cavaliers e, nonostante la scarsa gloria degli ultimi anni, la dirigenza lo considerò come la perfetta aggiunta alla squadra per fare l’ultimo salto di qualità per arrivare al titolo e di conseguenza convincere LeBron James a rimanere nella squadra. Sappiamo tutti come sono finite le cose. Per carità, dare a Shaq tutta la colpa del fallimento di Cleveland sarebbe ingeneroso ma certo non era il salvatore della patria che qualcuno lo riteneva da quelle parti.

Sostanzialmente, negli ultimi anni Shaq ha certato di unirsi ad una squadra che lottava per il titolo per concludere la carriera con un altro anello di campione al dito, tanto più ora che l’ex compagno Kobe Bryant ne ha vinto uno più di lui: quando è stato chiaro che i Miami Heat non lo rivolevano indietro ed anzi LeBron James ha voluto accanto a sé l’altro compagno ai Cavaliers, il lituano Ilgauskas, Shaq si è sostanzialmente offerto senza ritegno ai Celtics.

Eccoci dunque alla domanda iniziale: cosa potrà dare Shaq ai Celtics? L’infortunio subito da Kendrick Perkins durante l’ultima serie finale lo terrà fuori ancora per vari mesi, dunque Shaq è stato preso come giocatore di ripiego? Sarebbe un triste finale di carriera, anche considerando il fatto che a questo punto per i suoi ex tifosi di Los Angeles è un traditore in quanto si è accasato con i loro arci-rivali.

È però vero che nell’ottica di una serie di playoff contro i Miami Heat avere un altro grosso corpo da mettere tra LBJ, D.Wade e il canestro può fare comodo, per non parlare del dominio dei tabelloni contro l’ex compagno Ilgauskas e Bosh.

Il calendario della prossima stagione NBA è stato da poco pubblicato e Celtics-Heat sarà una delle partite di apertura della stagione regolare e se è vero che i playoff sono un altro sport è anche vero che quella sarà una partita speciale e cominceremo subito a farci un’idea del valore delle due squadre e di quanto abbia ancora da dare Shaquille O’Neal.

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti per questo articolo

Lascia un commento

Registrati a Mondosport lasciare commenti, ascrivere articoli e guadagnare da subito con il paid to write con un unico nickname e avatar. Inoltre potrai segnalare notizie, scrivere articoli e mantenere lo storico nella tua pagina personale.

Se sei già registrato effettua il Login

Ricorda i miei dati per la prossima volta
Inviami una e-mail quando ci sono altri commenti