mar1

Poker online : nuova offensiva dei Monopoli di Stato

Foto Poker online : nuova offensiva dei Monopoli di Stato

Una vera e propria squadra speciale interforze, capitanata dai Monopoli di Stato, è in procinto di compiere una lunga serie di accertamenti nella rete Internet per sgominare quante più possibili anomalie nel mondo del gioco online, con particolare attenzione alle piattaforme che offrono la possibilità di giocare al Poker Texas Hold’em.
I Monopoli, quindi, con l’aiuto dell’AAMS, la Sogei (società di informatica “statale” che gestisce, tra l’altro, l’anagrafe tributaria di Stato), la Polizia Postale e la Guardia di Finanza, avranno il compito di setacciare la rete in lungo e in largo allo scopo di scovare quanti offrono all’utenza italiana la possibilità di giocare – e quindi investire denaro – su piattaforme non in regola con le leggi vigenti sul nostro territorio nazionale. L’obiettivo dichiarato di questa operazione è quella di far mettere in regola i maggiori player esteri del settore e di conseguenza dirottare quanti più giocatori italiani possibili sulle piattaforme “punto it”.


Nel mirino di questa task force in primo luogo iPoker, un brand sotto il quale si trovano oltre trenta siti di poker online di tutto il mondo, Italia compresa, e che ha accordi addirittura con marchi di casa nostra importanti come Sisal e Snai. I Monopoli e la sua “squadra speciale” vogliono quindi fare con iPoker quanto fecero in passato con Pokerstars.com, Unibet e Bwin tanto per citarne alcuni, ovvero una pressione affinché arrivino a congelare i conti di denaro dei giocatori italiani fino a quando questi non saranno passati su una piattaforma dichiarata legale in Italia. Secondo le forze dell’ordine tutti questi conti online intestati ad utenti italiani, a volte contenenti somme di denaro piuttosto ingenti, potrebbero anche rappresentare dei movimenti economici sospetti : la parola riciclaggio non è mai stata ufficialmente pronunciata, ma è assai probabile che si tratti di questo.

Molti di questi conti sarebbero quindi monitorati da GdF e Monopoli già da qualche tempo alla ricerca di anomalie e flussi sospetti, anche se non è un compito facile trovare transazioni di denaro che potrebbero preconfigurare un reato quando si tratta di tornei dal buy in massimo fissato a 100 euro. L’offensiva è però cominciata e non farà prigionieri. Specialmente nel futuro immediato l’Aams stima un incremento delle entrate nel mondo del poker online dovuto al passaggio ai giochi con soldi “liberi” (la cosiddetta modalità “cash game“), per un totale che si pensa possa arrivare nel 2010 ad oltre 3 miliardi di euro di entrate nelle casse dell’erario. Per ottenere queste cifre è però necessario che le piattaforme estere si mettano in regola con l’authority del nostro paese, altrimenti continueranno a non pagare tasse in Italia pur catturando i denari di giocatori italiani. Vista la posta in palio, c’è da scommettere che i Monopoli non faranno sconti a nessuno.

Non ci sono commenti

Non ci sono commenti per questo articolo

Lascia un commento

Registrati a Mondosport lasciare commenti, ascrivere articoli e guadagnare da subito con il paid to write con un unico nickname e avatar. Inoltre potrai segnalare notizie, scrivere articoli e mantenere lo storico nella tua pagina personale.

Se sei già registrato effettua il Login

Ricorda i miei dati per la prossima volta
Inviami una e-mail quando ci sono altri commenti