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Napoli – Milan: tris di Cavani e il Napoli sogna



Dopo l’ottima prova in Champions a Manchester, il Napoli si ripete, questa volta davanti ad un San Paolo gremito, contro i diavoli rossoneri che Mazzarri non aveva mai battuto qui a Napoli. Il Napoli recupera in extremis Lavezzi, mentre il Milan in piena emergenza, schiera in attacco il tandem Cassano-Pato, col barese dalla gran voglia di riscattarsi dopo l’opaca prestazione in coppa col Barcellona.

Alla fine, però, il mattatore della gara, manco a dirlo è stato Cavani. L’uruguaiano aveva iniziato un po’ in sordina questa stagione, e già si vociferava di un Matador dalle polveri bagnate, che difficilmente avrebbe bissato la straordinaria annata scorsa. Nemmeno il tempo di fare qualche calcolo, ed eccolo protagonista in pochi giorni di un poker rifilato a compagini di altissimo spessore tecnico.

In verità l’inizio della partita col Milan non è stato brillantissimo. Chi si aspettava un Napoli garibaldino, votato a offendere e a prendere subito il diavolo con le corna è rimasto un po’ deluso. Voluto o non voluto, l’atteggiamento dell’undici messo in campo da Mazzarri, è sembrato di attesa, speculare a quanto visto a Manchester, quasi a voler giocare come il topo con il gatto.
Quando il Napoli ha capito che il Milan faceva sul serio col bellissimo gol di testa di Aquilani all’11° del primo tempo servito al bacio da Cassano, ha impiegato un solo minuto a raddrizzare la partita col destro inesorabile di Cavani, che ha raccolto una sponda di testa di Maggio sugli sviluppi di un calcio di punizione, cogliendo impreparato l’estremo difensore milanista.

A quel punto si è avuta chiara la sensazione che la squadra di Mazzarri volesse far giocare il Milan, per poi sorprenderlo nelle ripartenze.
Presto fatto. Magistrale l’azione di rimessa di Gargano al 35° che, palla al piede, sorprende i lenti centrocampisti rossoneri, percorrendo 40 metri di campo e servendo al limite dell’aria la palla che Cavani piazza sul primo palo con un altro destro inesorabile per Abbiati.
Il Milan non ci sta, e tre minuti dopo al 38° sfiora il pareggio con Aquilani, tra i migliori dei suoi, che trova una respinta di piede di De Sanctis, in perfetto stile Garella, su un diagonale non troppo angolato.

Nella ripresa, dopo solo sei minuti, al 51° il Napoli chiude la partita. E’ ancora Cavani a raccogliere in area una maldestra respinta di Nesta, su un cross di Lavezzi, e a trafiggere con un destro al volo per la terza volta l’incolpevole Abbiati.
Il resto dell’incontro scivola via tra i tentativi, nemmeno tanto convinti, del Milan di rientrare in partita e il Napoli che continua a giocare di rimessa.
Allegri prova a cambiare qualcosa mettendo in campo forze più fresche e veloci, come Emanuelson e il giovane El Shaarawy, ma la musica non cambia, mentre Mazzarri inserisce prima Dzemaili e poi Pandev, rispettivamente al posto di Hamsik, con un’insolita voglia di strafare nelle conclusioni, figlia del nervosismo da mister x di quest’estate del Milan e Lavezzi, apparso a mezzo servizio per tutta la partita.

Nel dopo gara, è stato onesto tanto Allegri a riconoscere i meriti del Napoli e a non rimarcare particolarmente le assenze nella sua squadra, quanto Mazzarri, bravo nel fare da pompiere gettando acqua sul fuoco sull’esaltante vittoria, in previsione della difficile trasferta di Verona fra pochi giorni, un bel segno di maturità da entrambi i giovani tecnici.

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